Durante la pratica in studio mi trovo spesso ad aiutare le persone a modificare la colazione, poiché lo ritengo un pasto davvero importante. Gli studi non sono univoci sulla sua importanza, ma con le persone vedo che può fare la differenza in un percorso per definire delle abitudini equilibrate.
Si tratta spesso del cambiamento che viene mantenuto più a lungo nel tempo: se trovo soddisfazione dal cibo e dall’energia che ottengo, difficilmente si torna alle abitudini precedenti.
In Inglese la parola breakfast, break-fast, significa rompere il digiuno, e in francese il termine petit dejeuner deriva da disdéjeuner, proveniente a sua volta dal latino disieiunare, che significa anch’esso rompere il digiuno.
Come pasto non presenta caratteristiche ben definite; le abitudini sono cambiate notevolmente negli anni e i cibi che vengono portati in tavola sono molto diversi a seconda del Paese e delle tradizioni.
La colazione quindi si potrebbe definire semplicemente come il primo pasto della giornata, quello che rompe il digiuno notturno.
L’usanza della colazione è conosciuta fin dall’antichità, nonostante cambiamenti e differenze dovute alla disponibilità di cibo e alle tradizioni di ciascun Paese.
Sebbene la colazione vari a seconda delle regioni e delle usanze nel mondo, ci sono delle similitudini tra i cibi proposti nel primo pasto della giornata. Ogni giorno chiunque faccia colazione porta in tavola cereali, latticini, proteine, frutta e/o verdura, accompagnando il tutto con qualcosa di caldo e generalmente contenente caffeina. Il porridge potrebbe essere una delle componenti della colazione più trasversale, ma dal pane imburrato a piatti completi e bilanciati ogni paese ha la sua tradizione anche per la colazione.
L’evidente variabilità che intercorre nelle abitudini alimentari del primo pasto del mattino determina una grossa difficoltà sulla conduzione degli studi. Gli alimenti consumati sono molto diversi e differente è la qualità e l’apporto calorico dei cibi. Inoltre può variare molto anche l’orario di assunzione della colazione; c’è chi fa colazione appena sveglio, chi dopo alcune ore dal risveglio, e c’è anche chi fa colazione prima di coricarsi al termine di un turno di notte.
Inoltre anche chi sostiene di saltare la colazione, spesso prende caffè, o caffè latte, magari zuccherato, perciò sta comunque introducendo qualcosa.
Tutta questa grande variabilità quindi non favorisce una definizione univoca di colazione e diventa sostanzialmente difficile portare avanti degli studi e determinare se e quali benefici si possono trarre dal farla regolarmente rispetto al saltarla.
Indipendentemente dai risultati degli studi, posso affermare che la maggior parte delle persone nota un cambiamento positivo modificando le proprie abitudini in questo primo pasto. Cambiamento positivo in termini di energia e di concentrazione, nella fame fisica sia durante la mattinata che più tardi nel pomeriggio, nella riduzione degli spuntini.
Spesso la colazione zuccherina a cui siamo abituati (biscotti, fette biscottate e marmellata, brioches) non fa altro che darci una sferzata di energia (che corrisponde al picco glicemico) a cui segue però un brusco calo delle energie, mancanza di concentrazione, fame o desiderio di mangiare qualcosa, stanchezza.
A questo rispondiamo con uno snack, che porta però al ripetersi della situazione: picco di zuccheri a cui segue un calo repentino, e così via.
Nella mia esperienza acquisita durante le consulenze individuali e i percorsi di mindful eating trovo che la colazione rivesta un ruolo fondamentale per l’equilibrio dei pasti.
Con una colazione equilibrata infatti avrai una buona lucidità mentale, una appagante sazietà per buona parte della mattina o addirittura fino al pranzo, una regolazione della fame per l’intera giornata.
Se vuoi approfondire l’argomento, vuoi imparare come bilanciare la tua colazione, e ti servono spunti per delle ricette e varianti, trovi il mio ebook “Il buongiorno si vede dal mattino. Curiosità, consigli, abbinamenti e ricette per una colazione da re!” con ricettario che puoi acquistare direttamente da qui
Se prima vuoi ricevere l’estratto gratuito allora iscriviti alla newsletter nel banner in fondo alla pagina o da qui.