In un periodo in cui si stanno discutendo regolamenti europei per eliminare dalle etichette l’indicazione di origine delle materie prime e in cui è la pubblicità, e non il buon senso, a determinare le sorti dei nostri acquisti, diventa fondamentale imparare a leggere le etichette per fare una spesa più consapevole.
Quanti sanno leggere e sanno quali informazioni trarre dalle etichette?
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L’etichetta per definizione è l’insieme di tutte le informazioni riportate in un prodotto o imballaggio o confezione o etichetta: denominazione del prodotto, elenco degli ingredienti, quantità netta, termine minimo di conservazione o data di scadenza, lotto, sede di produzione, lotto, tabella nutrizionale, allergeni, ecc, tutto fondamentale per rendere trasparente l’alimento.
Scoprilo in questo video.
Per prima cosa lasciar perdere i claims (indicazioni) nutrizionali, come le diciture “a basso contenuto di”, “senza”, “light”, “ad alto contenuto di”, “ricco di”, ecc. Per fare un esempio:
Ogni indicazione descrive una caratteristica specifica ma se non ne conosco la differenza possono risultare tutte simili, creando quindi confusione, e questo vale per tutte le indicazioni di questo tipo, che riguardino grassi, fibre, calorie, ecc. Oltre al fatto che la dicitura “senza grassi” ci fa pensare che il prodotto sia salubre, ma perché risulti palatabile spesso vengono aggiunti molti zuccheri rendendolo anche meno salutare.
Lo stesso vale anche per i claims salutistici, cioè quelle indicazioni che affermano, suggeriscono o sottintendono l’esistenza di un rapporto tra un alimento o uno dei suoi componenti e la salute.
Non diamo quindi peso alle grandi scritte evidenziate a fronte delle confezioni e andiamo a scoprirne il retro.
L’indicazione più importante e che dovremmo sempre osservare attentamente è l’elenco degli ingredienti. Fondamentale ricordarsi che l’ordine degli ingredienti è decrescente, perciò i primi ingredienti sono quelli presenti in quantità maggiori. Più corto è l’elenco degli ingredienti, e meno ingredienti che non conosciamo ci sono, migliore sarà il prodotto. Gli alimenti costituiti da un ingrediente solo, quindi direttamente le “materie prime”, dovrebbero essere i cibi di cui riempire il carrello!! In genere tendiamo ad evitare prodotti con lo zucchero tra i primi ingredienti, con grassi di cattiva qualità e con additivi.
E la tabella nutrizionale? Ha poco senso guardare le Kcal di un prodotto, piuttosto è meglio osservare il quantitativo di zuccheri (più è basso, meglio è), quello di grassi saturi e di sale.
Anche l’origine del prodotto è importante: cerchiamo di acquistare il più possibile prodotti italiani fatti con materie prime italiane; non avranno fatto il giro del mondo inquinando e abbiamo maggior garanzia sulla sicurezza dell’alimento.
Attenzione anche nella scelta dei prodotti biologici: gli alimenti non trattati sono sicuramente migliori, ma se si parla di prodotti confezionati il biologico non è certificazione di prodotto salutare: non è raro trovare ingredienti con origine non UE, da Cina o altri paesi, o prodotti ricchi di zucchero o contenenti olio di palma (anche se questo è stato fortunatamente ridotto in molti prodotti biologici e convenzionali).
Il primo passo per un’alimentazione sana è portare in tavola ingredienti semplici e di qualità, e tutto inizia dalla spesa.
Inizialmente per fare la spesa ci impiegherai un pò più tempo, poi man mano che troverai i “prodotti giusti” grazie a questi accorgimenti diventerà di nuovo un’azione abitudinaria; si tratta di un piccolo investimento iniziale di tempo per maturare grandi risultati in termini di salute.
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