Quando inizi un percorso di cambiamento di abitudini alimentari potresti ritrovarti con molte domande o dubbi su come fare la spesa. È importante perciò avere dei criteri chiari e semplici in base ai quali poter fare le tue scelte e portare a tavola il cibo vero, nutriente e sostenibile.
In questa guida ho riassunto considerazioni e indicazioni che ti aiuteranno a far diventare la spesa un momento di riflessione e anche un’esperienza varia e creativa!
Sarà un percorso fatto di piccoli passi, di scelte quotidiane consapevoli, di apprendimento continuo.
Ogni nostro acquisto è un’opportunità per imparare, per connetterci, per generare un cambiamento positivo.
Ogni volta che entri in un supermercato stai compiendo molto più di un semplice atto di acquisto.
La spesa diventa il punto di partenza per prenderti cura di te, delle persone a te care, di tutto ciò che ti sta attorno e del pianeta.
Dietro ogni prodotto che scegliamo si nasconde una storia: di agricoltori, di ecosistemi, di catene di produzione, di impatti ambientali, economici, politici e sociali.
Fare una spesa consapevole significa trasformare un’azione quotidiana in un momento di riflessione e connessione. La lettura delle etichette è il primo passo per scegliere cibo di qualità, ma è importante anche saper andare oltre l’etichetta e oltre gli ingredienti.
In un mondo sempre più interconnesso, dove ogni nostra azione individuale ha un impatto, fare una spesa consapevole significa compiere un gesto di rispetto verso l’ambiente, verso chi produce il nostro cibo, verso le comunità locali e globali.
Ecco una piccola lista di consigli utili per fare la spesa!
Sono indicazioni che ti aiutano a scegliere il cibo vero, quello sano e nutriente, semplici accorgimenti che migliorano la qualità di ciò che metti in tavola e che nel tempo porteranno ad un cambiamento positivo delle tue abitudini alimentari.
La lettura delle etichette merita una particolare attenzione.
L’etichetta per definizione è
l’insieme di tutte le informazioni riportate in un prodotto o imballaggio o confezione o etichetta: denominazione del prodotto, elenco degli ingredienti, quantità netta, termine minimo di conservazione o data di scadenza, lotto, sede di produzione, lotto, tabella nutrizionale, allergeni, ecc, tutto fondamentale per rendere trasparente l’alimento
Qui trovi le cose più importanti da considerare:
Seguire la stagionalità dovrebbe essere uno dei capisaldi di una spesa consapevole.
Così come la natura cambia i suoi ritmi nel corso dei mesi, allo stesso modo la nostra alimentazione dovrebbe adattarsi e variare a seconda della stagionalità, e non rimanere standard e monotona durante tutto l’anno.
L‘industria alimentare e la grande distribuzione ci hanno abituato a trovare qualsiasi prodotto tutto l’anno: fragole a dicembre, angurie in primavera, cavolfiori ad agosto, per non parlare di pomodori e zucchine che sono presenti continuativamente e di conseguenza molte persone li portano in tavola ogni giorno. La normalità è non sapere nemmeno più cosa sia di stagione.
Ma la natura ci offre sempre i prodotti adatti al momento giusto. Ad esempio ortaggi e frutta ricchi di vitamina C in inverno per le difese immunitarie o vegetali molto acquosi e zuccherini in estate per contrastare le perdite di liquidi. La primavera è la stagione del rinnovo; la natura ci viene incontro offrendoci tantissime erbe spontanee e gli asparagi per la depurazione e il drenaggio. In autunno troviamo zucca, castagne, uva, patate americane, che con la loro dolcezza ci coccolano mentre ci avviciniamo al freddo e all’inverno.
In stagione le piante crescono seguendo i loro ritmi naturali: di conseguenza contengono più antiossidanti, vitamine, minerali rispetto allo stesso alimento cresciuto fuori stagione. Avendo clima e condizioni favorevoli alla crescita non necessiteranno di pesticidi (che poi ci ritroviamo nel piatto). Inoltre svilupperanno autonomamente le sostanze per la difesa e i principi attivi e matureranno i micronutrienti che le caratterizzano.
Seguire la stagionalità ci permette di mantenere un’alimentazione varia, con “pro” e “contro”; di “contro” chiaramente il fatto che se una cosa piace, non la si può avere tutto l’anno, ma il “pro” è che la lunga attesa di un frutto di stagione ce ne fa apprezzare ancora di più il gusto.
É una scelta di salute anche per l’ambiente, per vari motivi, tra cui l’inquinamento e i danni ambientali legati ai trasporti e all’uso dei pesticidi. Spesso non ci si chiede da dove arrivano frutta e verdura quando non sono di stagione, ma scegliendo prodotti che arrivano dall’estero contribuiamo ad aumentare l’inquinamento e inoltre non abbiamo tutela sui limiti dei residui di pesticidi di altri paesi. Fuori stagione l’uso di pesticidi e fertilizzanti per aiutare la crescita della pianta è maggiore. Dalle rilevazioni di Legambiente sui residui di pesticidi negli alimenti si evidenzia che proprio in frutta e verdura se ne trovano maggiori quantità; spesso si tratta di più residui per singolo campione (multiresiduo).
Ricorda che la stagionalità non riguarda solo frutta e verdura, ma anche altri alimenti come il pesce o alcuni tipi di latticini.
Per aiutarti nel conoscere cosa sia di stagione, puoi scaricare qui sotto gratuitamente l’infografica che ho creato appositamente. Nella scelta prediligi il Km0 quanto più possibile e alimenti biologici o non trattati con pesticidi.
“uscite dal supermercato appena potete”
M. Pollan
Esistono alternative preziose al tradizionale acquisto nei supermercati che permettono una connessione più diretta e sostenibile con il cibo.
I mercati rionali, i produttori locali, le aziende agricole a km zero rappresentano un’opportunità unica di acquistare prodotti freschi, di stagione e con un impatto ambientale ridotto.
I gruppi di acquisto solidale (G.A.S.) offrono poi la possibilità di creare comunità, sostenere piccoli produttori etici e condividere valori di trasparenza e sostenibilità.
Scegliere questi canali significa non solo migliorare la qualità del proprio carrello, ma anche supportare economie locali, filiere corte e pratiche agricole più rispettose dell’ambiente.
Che cos’è un GAS?
Un Gruppo di Acquisto Solidale è un gruppo di persone e famiglie che si uniscono con lo scopo di fare acquisti etici e solidali, rispettosi dell’ambiente, in un’ottica di consumo critico, e di promuovere iniziative di vario tipo su questi temi.
Gli acquisti fatti con il GAS possono essere di diverso tipo, principalmente alimenti, ma anche cosmetici, detergenti, abbigliamento e servizi.
I prodotti acquistati hanno queste caratteristiche:
La scelta dei produttori e aziende cade generalmente su piccoli produttori con i quali poter tenere un contatto diretto, in modo da ridurre i costi e i vari passaggi del mercato tra produttore e consumatore finale e contemporaneamente dare sbocco a prodotti “di nicchia” garantendo al produttore un prezzo equo e sostenibile non dettato da leggi di mercato.
Qual è lo scopo di un GAS?
“Finalità di un GAS è provvedere all’acquisto di beni e servizi cercando di realizzare una concezione più umana dell’economia, cioè più vicina alle esigenze reali dell’uomo e dell’ambiente, formulando un’etica del consumare in modo critico che unisce le persone invece di dividerle, che mette in comune tempo e risorse invece di tenerle separati, che porta alla condivisione invece di rinchiudere ciascuno in un proprio mondo (di consumi).
Essere un GAS perciò non vuole dire soltanto risparmiare acquistando in grandi quantitativi, ma soprattutto chiedersi che cosa c’è dietro a un determinato bene di consumo: se chi lo ha prodotto ha rispettato le risorse naturali e le persone che le hanno trasformate; quanto del costo finale serve a pagare il lavoro e quanto invece la pubblicità e la distribuzione; qual è l’impatto sull’ambiente in termini di inquinamento, imballaggio, trasporto… fino a mettere in discussione il concetto stesso di consumo ed il modello di sviluppo che lo sorregge.”
(documento di base dei GAS, realizzato dalla rete dei GAS)
Quando fai la spesa stai, purtroppo, acquistando anche un imballaggio.
Scegliere prodotti con imballaggi riciclabili, compostabili o minimali diventa un gesto concreto di sostenibilità. Nei supermercati, un prodotto su tre è ancora avvolto in involucri di plastica monouso, con tempi di decomposizione che possono superare i 500 anni.
Ogni anno, milioni di tonnellate di imballaggi finiscono in discarica o, peggio, negli oceani, generando un impatto devastante sugli ecosistemi.
Quali strategie puoi attuare per ridurne l’impatto della tua spesa?
Anche questa attenzione al packaging è importante per una spesa sostenibile e consapevole.
Prendersi cura dell’ambiente è ormai una necessità globale, e tutelare l’ambiente significa di riflesso tutelare la nostra salute.
Inizialmente per fare la spesa ci impiegherai un pò più tempo. Riflettere sugli acquisti, informarsi, trovare le aziende “giuste”, imparare a scegliere i “prodotti giusti” ti richiederà un piccolo investimento iniziale di tempo.
Ma una volta creata una nuova routine di spesa che senti allineata ai tuoi valori e compatibile con le tue possibilità, tornerà ad essere un’azione abitudinaria, ma più consapevole.
Piccoli cambiamenti quotidiani, come conoscere realmente il cibo, privilegiare prodotti locali, scegliere packaging sostenibili, non fanno bene solo a te, ma generano un circolo virtuoso a un livello molto più ampio della singola spesa.
Un acquisto alla volta puoi contribuire anche tu a costruire un futuro più sostenibile, equo e rigenerativo.
La spesa diventa allora un atto di cura, di attivismo silenzioso, di consapevolezza.