Consigli di lettura: inchieste alimentari

Ti propongo un altro articolo con i miei consigli di lettura. In questo primo articolo ho recensito i libri di Pollan, il mio autore preferito, che si occupa di ricerche legate all’alimentazione in una chiave sempre ironica ma molto approfondita e riflessiva.
Restando in tema inchieste alimentari e qualità del cibo, vorrei condividere con te alcuni libri, tra quelli che ho letto, che vale la pena leggere. Renderci conto di cosa mangiamo, fare riflessioni sul cibo che portiamo in tavola e capire come vengono condizionate le nostre scelte è fondamentale per fare scelte libere e consapevoli!
Una volta letti alcuni o tutti questi libri ti assicuro che cambierai approccio durante i tuoi acquisti al supermercato.

LA RIVOLUZIONE NEL PIATTO di Sabrina Giannini

“Per quanto tempo sarà ancora possibile tagliare polmoni verdi, serbatoi di ossigeno e vita, per lasciare spazio ai campi di mais o alla palma da olio prima che un tribunale internazionale di consideri crimini contro l’umanità? Forse per sempre: i leader politici di tutto il mondo non istituiranno mai un tribunale che li vedrebbe principali imputati. […] Oggi gli esperti del clima prevedono un rapido riscaldamento globale che potrebbe portare alla sesta estinzione di massa, la prima causata da una specie. Quella specie che sia definita Sapiens. Dobbiamo informarci e conoscere per vincere questa guerra. Ma se prevale l’indifferenza avranno vinto loro, avremo perso tutti. Perciò ho voluto che questo libro racchiudesse la realtà di oggi proponendo però gli strumenti per cambiare il futuro. Soltanto da noi può partire una rivoluzione: dal piatto e adesso.”

Dall’autrice delle inchieste di Report e Indovina chi viene a cena, un libro che fa luce su molte verità nascoste su cibi, additivi, coloranti, contaminazioni.
Riprendendo e approfondendo alcuni dei temi già affrontati nelle sue indagini sull’industria alimentare, la giornalista denuncia e rivela come lobby, aziende e anche molta politica avallino verità scientifiche discutibili per salvaguardare i propri interessi, mettendo ogni giorno nel piatto di noi cittadini sostanze rischiose per la salute.
Noi come consumatori possiamo fare una “rivoluzione nel piatto”, informandoci e scegliendo cosa acquistare, e dove farlo. Per fare scelte più consapevoli per la nostra salute e per l’ambiente.

La Rivoluzione nel Piatto
Le verità nascoste sull’industria alimentare

Voto medio su 4 recensioni: Da non perdere

€ 9,90

CHE MONDO SAREBBE di Cinzia Scaffidi

“Il cibo, però, diventa oggetto di pubblicità non in quanto cibo ma in quanto merce. Il cibo vero si ribella alle logiche del mercato, ma il cibo degli spot, prima di essere un prodotto, è una funzione. Qui entra in gioco l’elemento culturale e creativo di questa comunicazione: non ci dicono di mangiare qualcosa perché dobbiamo nutrirci, non è il nostro bisogno di alimentazione che muove le pubblicità; ci dicono di acquistare qualcosa perché ci farà diventare migliori. Più alla moda, più sexy, più belli, con un intestino più regolare? Non importa: la funzione che quel prodotto è incaricato di svolgere a prescindere da quella nutrizionale.”

Un viaggio attraverso le pubblicità del cibo. La comunicazione commerciale narra un mondo che non esiste, ma lo fa da talmente tanto tempo e così bene, che spesso non vediamo più i paradossi, le follie, i non-sense che ci vengono suggeriti come se fossero desiderabili. È in questo modo che le pubblicità cercano di orientare i nostri desideri.
In chiave molto ironica, l’autrice smonta e analizza le proposte delle pubblicità, aiutandoci a recuperare la consapevolezza.
“Che mondo sarebbe dunque è una domanda a doppio taglio: che mondo sarebbe se fossimo davvero come gli spot ci descrivono? Ma anche: che mondo sarebbe se imparassimo a riderne?”

 

IL GRANDE CARRELLO di Stefano Liberti e Fabio Ciconte

“Se le multinazionali del cibo riescono ancora a fronteggiare la grande distribuzione, anche se in misura meno accentuata di prima, le piccole e medie imprese non possono fare molto contro i giganti sempre più potenti, che impongono in prezzi più o meno a proprio piacimento. A monte della pasta comprata “sottocosto” dal cliente Cacciatore ci sono probabilmente una piccola azienda che entra in affanno e un produttore di grano che non riesce più a vendere il proprio prodotto, perché il pastificio in affanno preferisce comprare il grano canadese, più economico. Dietro la passata di pomodoro venduta in 3×2 ci potrebbe essere un’industria di trasformazione che ha accettato una commessa poco vantaggiosa pur di non perdere l’accesso al mercato, e che cercherà poi di pagare meno la materia prima un produttore agricolo che a sua volta proverà magari a risparmiare sulla forza lavoro, pagando i braccianti il meno possibile.”

Un viaggio nel supermercato, tra realtà nascoste dietro gli scaffali, tecniche di marketing che ci guidano negli acquisti e segreti della grande distribuzione organizzata del cibo (GDO).
I due giornalisti, autori delle più importanti inchieste sulle filiere agroalimentari, ci mostrano cosa succede prima e al di fuori del supermercato: un intreccio di rapporti produttivi, sociali ed economici di cui l’acquirente finale nulla sa e nulla deve sapere.
Ma al supermercato entriamo tutti, ed è bene conoscere da dove arriva il cibo, chi decide il prezzo, quali sono i meccanismi che ci inducono ad acquistare, e chi paga davvero il costo dei prezzi ribassati.

Il Grande Carrello
Chi decide cosa mangiamo
€ 15,00

I SIGNORI DEL CIBO di Stefano Liberti

“Questa inchiesta cerca di costruire il processo che ha portato il cibo a diventare una merce, scambiata sui mercati internazionali da aziende che ne Controllano la produzione, la trasformazione e la commercializzazione. Gran parte del settore alimentare è ormai in mano a pochi grandi gruppi, che ne gestiscono meccanismi e modalità di produzione, imponendo le proprie strategie industriali e definendo Inoltre una stanza al sapore di quello che mangiamo.”

“L’inedita alleanza tra grandi gruppi alimentari e fondi finanziari ha portato allo sviluppo di quelle che definisco aziende-locusta: gruppi interessati a produrre su larga scala al minor costo possibile, che stabiliscono con l’ambiente con i mezzi di produzione -la terra, l’acqua, gli animali d’allevamento- un rapporto puramente estrattivo. Tali ditte hanno come unico orizzonte il profitto, nel più breve tempo possibile. E sfruttano le risorse in modo intensivo, fino al loro totale dissipamento: esaurite le capacità di un luogo, passano oltre, proprio come uno sciame di locuste.”

Stefano Liberti in questo libro-inchiesta ci presenta un reportage importante che segue la filiera di quattro prodotti alimentari: la carne di maiale, la soia, il tonno in scatola e il pomodoro concentrato.
Un’indagine globale durata due anni, dagli allevamenti industriali di maiali americani allevati e uccisi in Cina, alle sconfinate monoculture di soia (legume tipicamente orientale) coltivate in Amazzonia brasiliana che portano alla distruzione del maggior polmone e luogo di biodiversità della Terra.  Dai mega-pescherecci che setacciano e saccheggiano gli oceani per garantire scatolette di tonno sempre più economiche, fino alle campagne pugliesi dove i lavoratori ghanesi raccolgono i pomodori che prima coltivavano nelle loro terre in Africa.
Un’inchiesta che fa luce sui giochi di potere che regolano il mercato del cibo, dominato da pochi signori “i signori del cibo” che controllano ciò che mangiamo traendone sempre maggiori profitti.

I Signori del Cibo
Viaggio nell’industria alimentare che sta distruggendo il pianeta

Voto medio su 3 recensioni: Da non perdere

€ 18,00

SIETE PAZZI A MANGIARLO di Christophe Brusset

“Pensate ancora che i prodotti a marchio del distributore (alcuni dei quali nemmeno fanno riferimento esplicito alla catena, per non svalutare la propria immagine) siano equivalenti a quelli delle grandi marche? Liberissimi di farlo. Per aver conosciuto la realtà dall’interno, posso assicurare che la differenza di prezzo si spiega generalmente con una differenza di qualità, nonostante quello che vi dicono i distributori. O quelli che non hanno mai messo piede in una fabbrica.”

Miele senza miele, confettura di fragole senza fragole, gamberetti gonfiati ad acqua, té verde bio impregnato di pesticidi. Cibi che contengono diserbanti, coloranti nocivi, sporcizie varie, a volte perfino escrementi. Additivi non dichiarati, date di scadenza allungate. Lunghi viaggi delle materie prime da una frontiera all’altra, alimenti conservati in confezioni di cartone o plastica riciclati altamente nocivi.
Christophe Brusset, ingegnere che ha lavorato per anni ai massimi livelli delle principali multinazionali del cibo, può svelare da insider i meccanismi allucinanti dell’industria alimentare. Racconta quali procedure e trucchi si nascondono dietro i prodotti che troviamo al supermercato, e ci fa capire che per mantenere le super-offerte che tutti rincorriamo, i grandi supermercati costringono i produttori ad abbassare la qualità.
Un libro che non può mancare e che, nonostante alcune cose possano davvero far rabbrividire, ci aiuta ad aprire gli occhi e ci dà suggerimenti per fare acquisti più oculati.

Siete Pazzi a Mangiarlo!
Un manager dell’industria alimentare svela cosa finisce davvero sulla nostra tavola. E spiega come difendersi

Voto medio su 18 recensioni: Da non perdere

€ 9,90

 

*ho riportato, lì dove presenti, i link affiliati da Macrolibrarsi per indirizzare l’acquisto fuori dai colossi industriali e sostenere un’azienda italiana, etica e sostenibile, che si impegna ad accrescere il bene comune e propone prodotti naturali e biologici.